un filmstudio di Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
con Vittorio De Seta
regia, realizzazione: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
riprese: Roma, Sellia Marina, Orgosolo, 1995-1999
montaggio: Roma, 1999-2002
edizione: Cinema Ricerca, Roma 2002
supporto originale: video Pal Betacam SP, Hi8
durata: 1h 21′
20° Torino Film Festival, 2002, Evento speciale;
Maremma Doc festival, 7° Mostra Internazionale del Documentario, 2002;
Mediterraneo Video Festival, Velia-Ascea, 2004
Due documentaristi ritrovano casualmente alcune pizze di pellicola contenenti vecchi film di Vittorio De Seta, l’autore di capolavori indimenticati, quali Banditi a Orgosolo, Diario di un maestro, Un uomo a metà. De Seta, che dal 1981 ha lasciato Roma e il cinema, per trasferirsi in Calabria dove coltiva un uliveto, viene raggiunto dai due ricercatori nel 1995. Nel consegnargli le scatole ritrovate dei suoi film degli anni ’50, i documentaristi decidono con lui di ripercorrere la sua esperienza di autore, rivedendo insieme tutti i suoi film, analizzando, commentando, ricordando…
La disponibilità di De Seta a rivedere fasi della sua vita professionale e il desiderio di conoscenza degli autori, danno vita col tempo a un rapporto di comune sentire, che si sviluppa oltre l’evento occasionale fornito dal film in produzione.
Dopo sette anni di incontri, visioni, riflessioni, infiniti montaggi dei materiali girati, viene composto questo filmstudio che attraversa l’esperienza desetiana nei suoi aspetti essenziali: la cultura popolare e il mondo tradizionale nel loro contrasto con la modernizzazione incalzante; la metodologia utilizzata dal regista nel realizzare le sue opere; gli espedienti tecnologici inventati per risolvere i problemi pratici di un cinema-specchio della realtà rappresentata; i temi culturali, morali, etici che sono alla base dei suoi interessi di autore indipendente, lontano dalle mode e dai processi produttivi tradizionali.