un filmstudio di: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
testimonianza: Jolanda Benvenuti
partecipazione in campo: Spartaco Ricci, Caterina Di Fuccia
elaborazioni informatiche: Mauro Pepe
tecnologia: Cinema Ricerca
produzione e realizzazione: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri (Cinema Ricerca)
riprese: Roma, 1991-1994
supporto originale: video Pal, f.v.
edizione: Cinema Ricerca, Roma 1995
durata: 33′
LII Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Venezia, 1995, Finestra sulle Immagini; Premio Libero Bizzarri, Rassegna Nazionale del Documentario, San Benedetto del Tronto 1996; Merano TV Festival 1996; 44° Festival de Cine de Bilbao, 2002.
Primo filmstudio del programma memoria(del)cinema, dedicato al recupero di un’importante testimonianza rimasta finora inascoltata: quella di Jolanda Benvenuti, montatrice cinematografica, che fu la vera esecutrice del montaggio di Roma città aperta di Roberto Rossellini.
Jolanda, entrata giovanissima nel reparto tecnico della Cines e passata poi a lavorare in altri laboratori cinematografici romani, conobbe Rossellini alla fine degli anni ’30, quando il regista le chiese di montare un suo cortometraggio. Da quel momento nacque un sodalizio di lavoro che proseguì, pressoché ininterrotto, fino alla scomparsa del regista.
Malgrado ciò, il nome di Jolanda non figura nei credits di Roma città aperta, che pure fu opera sua per quanto riguarda il montaggio e l’edizione. Forse è per questo suo non formalizzato accredito che, nelle innumerevoli occasione in cui è stata ricostruita la storia della produzione del film, nessuno ha mai pensato di raccogliere la sua testimonianza.
Il filmstudio – nel corso del quale Jolanda rivede il film di Rossellini ricordando e commentando quanto avvenuto all’epoca – si compone di otto capitoletti. Nell’ultimo, Il segreto dei titoli di coda, Jolanda stessa ci svela il mistero dell’assenza del suo nome nei titoli del film.
Le memorie di Jolanda sono state raccolte in due diversi periodi, a distanza di qualche anno fra loro. Nella prima fase delle riprese, Jolanda rivede, commentandolo, il film di Rossellini. Nella seconda, lei stessa verifica e approfondisce gli argomenti precedentemente trattati.